Andamento della produzione di Castanea sativa nel comprensorio dell’Appennino Pistoiese, nel periodo 2003-2015
Titolo della tesi
Andamento della produzione di Castanea sativa nel comprensorio dell’Appennino Pistoiese, nel periodo 2003-2015
Candidato
Claudia Onofrietti
Relatore
Riziero Tiberi
Correlatore
Anno Accademico
2015-16
Riassunto
L’introduzione accidentale del cinipide orientale ha rappresentato per il castagno europeo la più grave avversità biotica degli ultimi anni.
Questo elaborato si pone come obbiettivo la valutazione di quanto D. kuriphilus abbia inciso sulla produttività dei castagneti. Per farlo è stato esaminato l’andamento della produzione di un castagneto della Val d’Orsigna dal 2003 al 2015.
L’elaborato si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo viene presentata una panoramica di tutti gli aspetti biologici e produttivi del castagno. Nel secondo è presentata una descrizione delle caratteristiche del nuovo insetto parassita D. kuriphilus e le strategie di lotta adottate per contrastarlo. Nell’ultimo capitolo viene offerta la descrizione e l’analisi della produzione del castagneto esaminato, per valutare gli effetti dell’infestazione del cinipide e se i metodi di controllo messi in campo abbiano esercitato un effettivo controllo sul parassita.
I risultati mostrano come l’anno in cui si è riscontrato il livello più basso di resa è stato il 2013, culmine di un andamento negativo iniziato nel 2009. Mentre per gli anni 2014 e 2015, si evidenzia un miglioramento delle rese verso i livelli produttivi precedenti la comparsa del cinipide orientale.
In conclusione, sebbene l’introduzione accidentale del cinipide del castagno abbia rappresentato una grave avversità per i castagneti, le gravi perdite di produzione non possono essere attribuite esclusivamente a D. kuriphilus. Bensì al concorso di diversi fattori, tra cui gli andamenti climatici sfavorevoli con precipitazioni scarse e i territori difficili in cui sono situati la maggior parte dei castagneti dell’Appennino Toscano che hanno reso impraticabili quelle pratiche agronomiche volte a preservare le condizioni vegetative delle piante.
Infine è importante sottolineare come il progetto di lotta biologica messo in campo dalla regione Toscana, con il vasto numero di rilasci dell’insetto antagonista T. sinensis, abbia avuto un ruolo importante nel superamento della fase critica. Infatti, con la presenza confermata dell’antagonista T. sinensis nell’Appennino Pistoiese, nel 2014 si è concluso il progetto regionale di diffusione.